L’approccio al self publishing di un autore è completamente diverso da quello di un imprenditore.
In questo articolo vediamo quali sono le differenze tra queste due figure e scopriamo perchè il self publisher imprenditoriale è l’unica persona in grado di monetizzare sempre e comunque su Amazon.

Cosa scrivo nel libro?

La prima grossa differenza è che gli autori scrivono per passione. I self publisher come noi scrivono per guadagnare. Quindi ecco una prima differenza sostanziale: non sempre la passione porta a scrivere libri ottimali per monetizzare – e viceversa.

Infatti, ciò che il self publisher sa bene, è che l’attività principale per la pianificazione dei libri è la ricerca di mercato. Nel Kindle Publishing si parla spesso di ricerca keyword o niche, che è proprio questo concetto.

L’autore, invece, come abbiamo detto, scrive per passione. Quindi non si pone neanche il dubbio di fare una ricerca di mercato: l’argomento del suo prossimo libro sarà un tema a lui caro, del quale ha voglia di scrivere. Nè più né meno.

Si può spesso immaginare come le due cose possano risultare profondamente differenti.

Chi scrive il libro?

Ecco un’altra differenza sostanziale. L’imprenditore non deve essere anche l’autore del proprio libro – a meno che non lo faccia, appunto, per passione. Infatti, il self publisher imprenditoriale, proprio a causa della ricerca di mercato, potrebbe trovarsi a dover scrivere libri di cui neppure conosce l’argomento.

Poiché l’obiettivo è comunque quello di produrre un libro di alta qualità, non è verosimile limitarsi solamente agli argomenti che il publisher conosce: è possibile pubblicare su qualsiasi argomento, senza eccezioni, se il publisher è in grado di trovare autori che sanno cosa scrivere al riguardo.
Se il libro è scritto da lui o meno, del resto, cosa cambia al lettore?

Il genere: Fantasy VS Manuali

Molto spesso, gli autori indipendenti amano scrivere libri di genere fantasy – infatti, si tratta spesso di persone appassionate di lettura prima che di scrittura.

Al contrario, noi self publisher imprenditoriali, siamo più orientati ai manuali. Questo genere di testo permette di avere numerosi vantaggi…

  • Primo tra tutti, è possibile vendere un manuale più breve ad un prezzo più alto. Infatti, i libri fantasy sono letti da persone che amano la lettura e leggono un libro dopo l’altro. Tenderanno quindi a preferire libri economici (anche da 0,99, che è il prezzo più diffuso per questo genere) e molto lunghi. Noi vogliamo creare libri corti e costosi 🙂
  • I manuali vendono molte più copie cartacee rispetto ai libri fantasy. Poiché il target dei libri fantasy sono generalmente appassionati di lettura, molti di questi dispongono di un Kindle e alcuni anche di un abbonamento Kindle Unlimited. Il risultato? Vendita di prodotti meno costosi!
  • Obiettivo ben definito: risolvere il problema o trasmettere le informazioni che il cliente si aspetta. Non servono migliaia di pagine – di solito. Basta che il libro risponda alle domande che il cliente aveva prima di comprarlo, e lui sarà soddisfatto. A parità di informazioni, un libro breve è da preferire! Al contrario, chi legge un libro per intrattenersi, spera che questo non finisca mai.
  • Ricerca di mercato decisamente più facile. Infatti, possiamo suddividere i libri in argomenti e quindi fare la ricerca niche e keyword come abbiamo visto in questo articolo. Risulta molto più difficile farlo in un romanzo fantasy.

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